Compassione

La compassione non è una moda, non è un’ideologia

Foto di Vicki Nunn da Pixabay 

Il termine compassione per molte persone ha un significato para-religioso che rimanda ad un sentimento di bontà e amore che hanno senso solo per chi crede. Il suo significato sembra essere quello di una bontà indiscriminata che assomiglia al termine buonismo che per molti (soprattutto per i sostenitori dell’individualismo allo stato puro unito, al massimo, alla difesa a prori dei parenti stretti) sta a denotare una bontà artificosa, astratta, priva di un senso reale.

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La compassione in realtà è un sentimento di accoglienza e non di difesa di interessi particolari o di giustificazione a priori. di tutto. Se voglio provar compassione devo riuscire a calarmi nei panni dell’altro e cercare di comprendere le sue ragioni. La compassione non giudica ma ascolta, non giustifica, cerca di capire.

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La compassione è un sentimento che impariamo a conoscere quando riusciamo a provarla per noi stessi prima che per gli altri. Forse impariamo sentirla per gli altri per poi capire che siamo noi la persona che ne ha più bisogno. La nostra umanità fragile, difficile, inadatta deve venir capita e accolta per prima cosa da noi stessi. Non possiamo però giustificarci per quello che facciamo ed essere inflessibili con il resto del mondo: non riusciremmo a trovarlo giusto, il nostro sistema di valori crollerebbe a terra come un castello di carte al primo soffio di vento. Per questo cominciamo a pensare che il giudice in noi deve imparare ad ascoltare. deve imparare ad essere non è solo giusto ed intransigente ma anche capace di ascoltare e comprendere le motivazioni, i diversi modi di vedere, sa adattare la Legge al mondo. Il giudice sa guardare, vede le imperfezioni e soprattutto vede la propria umanità: imperfetta, carente e meravigliosa. Resta incantato dalla stupenda umanità che esce da quel coacervo di contraddizioni che siamo noi, da qui nasce la compassione che non è buonismo ma è un atto d’amore.

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Foco d’amore in gentil cor s’aprende
come vertute in petra prezïosa,
  che da la stella valor no i discende
anti che ’l sol la faccia gentil cosa;
  poi che n’ha tratto fòre
per sua forza lo sol ciò che li è vile,
stella li dà valore:
così lo cor ch’è fatto da natura
asletto, pur, gentile,
donna a guisa di stella lo ’nnamora

L’amore raggiunge solo il cuore di chi ha l’animo gentile: così’ cantava , nel 1200, Guido Guininzelli. Queste parole valgono per tutti noi ed hanno un valore esteso: per provare vera compassione bisogna rendere ‘animmo gentile: attento, curioso, rispettoso, capace di scegliere come pure di ascoltare, capace di decidere ma rispettoso dell’umanità altrui.

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Il Focusing ci dà il modo di guardarci in modo nuovo e provare amore e compassione per la nostra umanità. E’ un’esperienza toccante, che ci fa sentire umanie ci fa v edere per quello che siamo: imperfetti ma degni d’amore. E’ il primo passo per guardare gli altri in modo diverso. Scopriremo poi che gli altri sono lo specchio della nostra umanità e che il detto Ama gli altri come te stesso ricorda solo che l’amore ha sempre la medesima matrice.

Foto di Phan Minh Cuong An da Pixabay 

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