L’Arte è un modo di meditare

Ho trovato questo articolo sul Washington Post, l’ho tradotto e ve lo propongo (chiedo scusa per gli inevitbili errori) perchè affronta un argomento di sicuro interesse: in che modo  Fare Arte ci aiuta a connetterci al nostro mondo interiore? 

Perché L’Arte è un modo di meditare

Molti di noi hanno sentito parlare dei benefici della meditazione, ma a volte faticano a praticarla. Sono meno conosciuti i profondi benefici del lavoro artistico. Fare arte è un altro modo per accedere ad uno stato meditativo della mente e ai profondi miglioramenti che questo ci porta.

“L’arte è una garanzia di salute mentale”, ha detto Louise Bourgeois, artista franco-americana morta nel 2010 all’età di 98 anni. Ha anche poi aggiunto, “… Questa è più importante delle mie riflessioni.” Per Bourgeois , l’Arte – fare arte – è stato uno strumento per far fronte alla ogni sua  travolgente emozione. Dice che ricorda quando era una bambina faceva e a tavola piccole sculture con le briciole di pane   – era il suo modo di rapportarsi con il padre autoritario. L’arte era più che una semplice  se via di fuga –  in quei momenti difficili ha mantenuto sana la sua mente.

L’arte terapia ha un effetto curativo per molti disturbi tra i quali depressione, traumi e malattie. ed è efficace per  età, sesso o etnia. In un recente studio di pazienti affetti da cancro,  è stato rilevato  che un intervento di arte-terapia – in associazione con i trattamenti convenzionali come la chemioterapia e le radiazioni – non solo ha diminuito i sintomi tipicamente associati al cancro, come il dolore, la fatica e l’ansia, ma ha anche aumentato l’aspettativa di vita . Lo studio, hanno detto  i suoi autori, si è basata sulla convinzione che “il processo creativo che avviene nella realizzazione di opere d’arte  migliora la qualità della vita ed è salutare quando viene usato per aiutare i pazienti, o le loro famiglie, ad aumentare la consapevolezza di sé, far fronte ai sintomi negativi e li aiuta ad adattarsi alle esperienze stressanti e traumatiche. “

L’arte non è solo strumento di guarigione per le persone che soffrono di malattie gravi.  Ci sono almeno altre quattro ragioni per cui l’attività creativa è utile al  benessere psicologico:

1. L’arte è un veicolo per la meditazione e l’auto-connessione

La maggior parte di noi può capire che l’arte offre una via di fuga ad una realtà a volte dura, ma da dove viene  il suo potenziale di guarigione?  L’arte migliora  lo stato della nostra mente: godere di stabilità emotiva è di grande aiuto per  assumerci la responsabilità di come ci sentiamo.

La ricerca ha dimostrato il potere della meditazione e lo ha spiegato scientificamente. Uno dei motivi per cui la meditazione è così potente è che favorisce l’accettazione. Fare arte è un tipo di meditazione, un’attività  della mente che aumenta la consapevolezza, sottolinea l’accettazione di sentimenti e pensieri senza giudizio e favorisce  il rilassamento del corpo e della mente.

L’arte, come la meditazione, permette di crearci spazio interiore che oltrepassa i nostri pensieri ansiosi, spesso negativi e di connetterci con il nostro vero sé – in contrasto con il senso fugace o la falsa identità che  abbiamo quando siamo troppo coinvolti dai nostri pensieri e dalle emozioni. Eckhart Tolle, maestro spirituale, scrive: “L’identificazione con i pensieri e le emozioni che accompagnano questi pensieri crea un falso senso mentale fatto di sé, condizionato dal passato … Questo falso sé non è mai felice o soddisfatto . Il suo stato normale è  di disagio,  paura, insufficienza, e mancato adempimento. “Creare arte è su come raggiungere uno stato di coscienza aperto e liberarsi dal chiacchiericcio  costante e debilitante della mente.

2 L’arte ci fa sentire    il flusso di libertà  che scorre dentro di noi

Analogamente alla meditazione, l’arte può aiutarci ad attingere ad una parte più profonda e più tranquilla di noi . Entriamo in uno stato di flusso e e di consapevolezza. “Tutti i veri artisti, che lo sappiano o no, creano a partire da un luogo di non-mente, uno stato di  quiete interiore”, scrive Tolle. Gli artisti sperimentano che l’attività creativa ha il potere di attingere ad uno spazio di vera coscienza dell’ essere, privo di interpretazione. In questo spazio ha senso  non avere parametri fisici,  corpo, o forma che separa una cosa dall’altra.

3 L’Arte consente un vera auto-espressione di noi

Il processo di fare arte prevale sulla necessità di comunicazione verbale. La creatività è essa stessa una lingua e permette agli esseri umani di collegarsi uno con l’altro – e a se stessi – a livello non verbale. Nella terapia questo può essere un modo efficace per dire l’indicibile, come viene mostrato attraverso l’uso di strumenti creativi con i bambini. Questo spiega anche il modo in cui si può cogliere il  nucleo centrale dell’opera quando si guarda un quadro, una scultura, o si ascolta musica senza necessariamente conoscere in modo specifico i suoi elementi essenziali.  L’arte esiste con i suoi  parametri non verbali e  si autoesprime

4. L’arte ci aiuta a diventare stabili e centrati

E’ interessante notare che Bourgeois, quando  le venne chiesto di commentare il suo ampio corpus di lavori che abbracciano tutta la sua vita, disse ciò che la impressionava di più “era quanto costante e coerente sono stata.” Forse abbiamo bisogno di ridefinire il  lieto fine dei  libri di fiabe. La felicità può essere, più che un modo di sperimentare alte vette (spesso seguite da abissi profondi) a ricerca di uno spazio che fornisce stabilità e  connessione costante la nostra parte più profonda, con il nostro vero sé.

https://www.washingtonpost.com/news/inspired-life/wp/2015/08/25/why-making-art-is-the-new-meditation/